PITTURA, FOTOGRAFIA E DANZA PER PARLARE DELL’OGGI
FOCUS AL MUSEO SUGLI AUTORI: EMILIO TADINI, FRANCESCO TADINI E LOÏE FULLER
Milano, 11 marzo 2025 – Siamo lieti di annunciare la nostra partecipazione alla Milano Art Week 2025, in concomitanza con Miart dal 1 al 6 aprile 2025 vi proponiamo i seguenti eventi:
“Lettura de Il Profugo di Emilio Tadini” a cura di Melina Scalise e "Focus sulla fotografia tra riflessioni sull'oggi, luce e movimento” a cura di Federicapaola Capecchi, con il progetto Opificio della Fotografia interno a Casa Museo Spazio Tadini.
Per una settimana, la città si trasformerà in un grande palcoscenico dedicato all’arte in tutte le sue espressioni, celebrando i linguaggi e le visioni capaci di raccontare la complessità del nostro tempo. Chi siamo? Dove andiamo? Quali prospettive e qual’è il nostro rapporto con la realtà? Oggi passa tutto attraverso la luce?
Noi ne parleremo con i temi trattati nelle opere di Emilio Tadini titolate “Il Profugo”, con le riflessioni sull’oggi e la trasfigurazione delle fotografie di Francesco Tadini e con la ricerca di Loïe Fuller, coreografa e danzatrice che ha rivoluzionato il mondo dello spettacolo con la sua danza innovativa che integrava movimento, luce e tessuti, anticipando le avanguardie artistiche e influenzando l'arte visiva, il cinema e la percezione del corpo femminile. Fil rouge, tra gli altri, come la luce e il movimento possano trasmutare la percezione della realtà, creando spazi di espressione innovativi e come, attraverso le loro opere, offrano nuove modalità di rappresentazione, di riflessione sul mondo e anche di percezione del corpo umano, in relazione allo spazio e alla luce.
GLI APPUNTAMENTI NEL DETTAGLIO:
Pittura
Dal 1 al 6 aprile 2025, unico turno alle ore 18:30 da martedì a sabato; domenica unico turno alle ore 15:30, su prenotazione a pagamento 10 euro: melina@spaziotadini.com
“Lettura de Il Profugo di Emilio Tadini” A cura di Melina Scalise, responsabile Archivio Emilio Tadini, giornalista, curatrice d’arte e psicologa. Un’esperienza immersiva nella pittura di Emilio Tadini con la lettura simbolica dell’opera "Il Profugo". Melina Scalise guiderà il pubblico nell’analisi di due dipinti dell’artista, rivelandone la stratificazione simbolica. Con una formazione che spazia dall'arte alla psicologia, e affinata con una tesi su Van Gogh, Melina Scalise offre una chiave di lettura unica per decifrare e comprendere il linguaggio visivo di Emilio Tadini. Come un moderno archeologo, Melina Scalise rivela nei suoi lavori un universo di segni, lettere e numeri, un vero e proprio rebus che invita a una riflessione profonda sulla condizione umana e sul mondo che ci circonda.
"Il Profugo" diventa così il punto di partenza per un viaggio tra arte e significati nascosti, un'occasione per interrogarsi sul presente e sul futuro attraverso l'arte di Emilio Tadini. I partecipanti saranno invitati a esplorare i temi della solitudine, della perdita e della ricerca di senso in un mondo caotico e complesso, scoprendo come l'artista affronta queste tematiche con una profondità emotiva e intellettuale. Un'esperienza che stimola l’ immaginazione e offre nuove prospettive sulla realtà che ci circonda.
Fotografia

Dal 1 al 12 aprile 2025 su prenotazione, a pagamento: federicapaola@gmail.com – info@opificiodellafotografia.it
Visita guidata con focus sulla ricerca fotografica di Francesco Tadini: un'immersione nel lavoro di Francesco Tadini, esplorando la sua ricerca unica e portando i visitatori nelle sue narrazioni, fantasie, invenzioni, fughe dalla realtà, magie, riflessioni sull’oggi, temi come il dolore, l’amore, la politica, sogni, luoghi e trasformazioni visionarie. Un focus su un’arte visiva che nasce dalla potenza della creatività, disegnata attraverso il movimento del corpo del fotografo e della macchina fotografica. Non si tratterà solo di osservare ma di vivere un viaggio temporale ed esplorare la luce, diventando parte integrante delle immagini. Federicapaola Capecchi accompagnerà i visitatori in visioni enigmatiche e ammalianti che rimettono in discussione lo spazio, il tempo e persino la morte; che esplorano la realtà e stimolano l’inconscio dell’osservatore.
Dal 15 marzo al 19 aprile 2025, ingresso gratuito dal mercoledì al sabato dalle 15:30 alle 19:30
Si potranno visitare le altre mostre di fotografia in corso tra cui “L’arte della fotografia sportiva” che espone opere del progetto Sport Photography Museum tra le quali anche 4 immagini storiche - di Tommie Smith John Carlos, Felice Gimondi e Eddy Merckx di Cesare Galimberti; Kristian Ghedina di Armando Trovati.
Talk

Sabato 5 aprile 2025, ore 19, ingresso gratuito con prenotazione: federicapaola@gmail.com – info@opificiodellafotografia.it
“Loïe Fuller luce e movimento”. Federicapaola Capecchi, nella sua duplice veste di curatrice di fotografia e di coreografa-danzatrice, mette in relazione la ricerca di Loïe Fuller con la ricerca fotografica di Francesco Tadini. Con lei Francesco Tadini a dialogare sul ruolo di luce e movimento nelle due ricerche e nella percezione della realtà e Melina Scalise ad approfondire alcune delle avanguardie artistiche con cui Loïe ebbe a che fare: simbolismo, Art Nouveau, Futurismo. Loïe Fuller coreografa e danzatrice rivoluzionaria, “la maga della luce”, che ha avuto un impatto significativo sulle avanguardie artistiche del suo tempo, contribuendo a una rivoluzione culturale che ha ridefinito la danza e l'arte visiva; Francesco Tadini, regista e fotografo, che svela la dimensione viscerale nel movimento, che crea e disegna qualcosa che fornisce un’illusione simile alla combustione. Entrambi si muovono tra la memoria della luce e la creazione. Entrambi esplorano la complessità del movimento e della luce, offrendo forme infinite di trasfigurazione, creazione e immaginazione.
Milano Art Week 2025
PITTURA, FOTOGRAFIA E DANZA PER PARLARE DELL’OGGI
FOCUS AL MUSEO SUGLI AUTORI:
EMILIO TADINI, FRANCESCO TADINI E LOÏE FULLER
Casa Museo Spazio Tadini
Via Niccolò Jommelli 24 – 20131 – Milano
SPAZIO TADINI CASA MUSEO
Fondatori Francesco Tadini, fotografo e regista; Melina Scalise, curatrice d’arte, giornalista, psicologa
Il museo Spazio Tadini ha iniziato a svolgere i suoi primi eventi nel 2006, nel 2008 e stata fondata una associazione culturale che ha visto tra i soci soprattutto artisti, fotografi e appassionati o operatori in ambito artistico. La finalità dell’associazione è stata lavorare sul patrimonio culturale di Emilio Tadini e promuovere arte e cultura. Oggi è una casa museo privata gestita direttamente dai proprietari che condividono il loro spazio lavorativo e abitativo con il pubblico per continuare a rendere fruibile al pubblico il patrimonio culturale che custodiscono.
Pertanto hanno mantenuto degli orari di apertura dove è possibile visitare la collezione Tadini, il materiale dell’antica tipografia e mostre temporanee, nonché partecipare ad eventi. È un luogo culturale che promuove l'arte, la cultura e l'espressione creativa in tutte le sue forme. Offre spazi e opportunità anche per artisti emergenti, celebrando la diversità culturale attraverso mostre, eventi e iniziative coinvolgenti. www.spaziotadini.com
Opificio della Fotografia
Un opificio della fotografia, un luogo del fare, un luogo in cui vivere la fotografia ogni giorno.
Un fare dedicato alla valorizzazione della fotografia in ogni sua forma e declinazione, dallo storicizzato al nuovo, dai noti agli emergenti. È un progetto interno a Casa Museo Spazio Tadini, negli spazi studio del Maestro Emilio Tadini. Troverai mostre, workshop, eventi, contest, letture portfolio, eventi, festival e rassegne, archiviazione, realizzazione audiovisivi e libri, book shop, stampa fine art. Nasce da e con le esperienze che Federicapaola Capecchi ha ideato e/o sviluppato negli anni. Un progetto e luogo di fruizione della fotografia in linea con il progetto del Museo Spazio Tadini, fondato da Francesco Tadini e Melina Scalise e di cui Federicapaola Capecchi fa parte dal 2008. I visitatori possono così passare dalla fotografia all’arte, dalla storia della vecchia tipografia che ospitava lo spazio nei primi del Novecento ai grandi trittici dell’artista Tadini scomparso nel 2002 con visite guidate e approfondimenti.
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