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Emilio e Francesco Tadini in mostra a Mantova

Emilio e Francesco Tadini

“Spazi del tempo e luoghi della luce”

A cura di Massimo Pirotti (progetto MaterManto)

Dal 16 al 30 dicembre

Inaugurazione sabato 16 dicembre ore 18

Galleria MAD Via Cavour 59 Mantova di Lucia Quasimodo info 3358234533


L’eredità artistica di Emilio Tadini, figura dallo spiccato eclettismo, pittore, scrittore, saggista, e storico dell’arte che ha segnato il novecento attraverso la sua poliedricità è raccolta dal figlio Francesco, fotografo, regista televisivo e di teatro, fondatore e animatore di PhotoMilano che insieme alla moglie Melina Scalise ha istituito la prestigiosa Casa Museo Spazio Tadini, luogo intitolato all’artista milanese dove passato presente e futuro convivono grazie ai numerosi eventi culturali che ospitano. La loro poetica per quanto diversa dal punto di vista del linguaggio è intrisa di spazi dove la luce si insinua creando nuove architetture che non sono quelle di una memoria realmente vissuta, ma di un intelletto florido e visionario che supera i limiti spazio temporali e oltrepassa i confini della mente per manifestare nuove e universali simbologie. I surreali e oscillanti edifici di Emilio Tadini e le impressioni gestuali dell’obiettivo di Francesco Tadini rivelano spazi del tempo e luoghi della luce. Una mostra che denota la naturale continuità di una famiglia dedita all’approfondimento del loro codice espressivo nelle sue differenti e seducenti sfaccettature.


Spazi del Tempo

Emilio Tadini

Modulari strutture che varcano i confini della mente attraverso universali pennellate, personaggi che si catapultano negli spazi dove la realtà non si contempla, architetture e magiche creature che osano fluttuare nella più sconfinata invenzione spazio-temporale, prendendosi gioco delle leggi della fisica. Nella pittura di Emilio Tadini gli spazi e le distanze sono lo scenario dove movimenti e fluttuazioni alimentano il nostro sapere che non si nutre di meri concetti ma di azioni e percezioni. Nel suo mondo visionario possiamo intuire vicissitudini di fiabesche figure che si trovano a loro agio in queste improbabili città abitate da parole e immagini che rivelano il nostro inconscio più recondito. Come fossero testi destrutturati Tadini scompone le opere grazie alla sua coinvolgente poliedricità culturale che denota una forte riflessione critica inizialmente criptica agli occhi di un neofita in quanto troviamo nella sua pittura i segni indelebili del suo sé di scrittore come del resto troviamo il Tadini pittore nelle sue opere letterarie. Il suo è un percorso semiologico dove il distacco e la ricerca dell’altrove sono la metafora di una possibilità, per incontrare ciò che è nuovo e diversamente interpretabile. Le sue suggestioni, alimentate nei vari cicli pittorici dove tutto sembra sospeso, hanno generato opere di memoria letteraria e artistica che parlano e ci costringono dolcemente all’immaginazione mediante i numerosi collegamenti neuronali del sapere.


Emilio e Francesco Tadini in mostra a Mantova
Emilio Tadini, Città Italiana



Luoghi della luce

Francesco Tadini

Sono innumerevoli le metamorfosi che percepiamo se socchiudiamo gli occhi, le sue visioni fotografiche sono l’anticamera dell’inconscio che genera nuove architetture che si collocano in perfetta simbiosi con le sagome umane, esse diventano parte integrante della scenografia. Sono racconti poetici che sembrano fissare quel momento preciso dove lo spazio/tempo esula dalla nostra realtà e viene contemplato nei nostri sogni. La fotografia di Francesco Tadini ricostruisce il perenne mutamento del movimento spaziale della luce; il gesto tecnico che compie durante lo scatto si materializza con una delicata enfatizzazione di un bagliore mai statico. Le sue realizzazioni sono la risultante di un perfetto connubio di due differenti visioni quelle della macchina fotografica e quelle dell’uomo. Queste enfatizzazioni visive ci proiettano in un salto quantico perenne dove ogni soggetto o luogo rappresentato si reinventa con nuove possibilità interpretative grazie ai dinamici quanto imprevedibili movimenti della luce che enfatizza un nuovo mondo che rinasce di continuo per creare veri e propri luoghi luminosi.


Francesco ed Emilio Tadini in mostra a Mantova
Francesco Tadini




Emilio e Francesco Tadini, rappresentano la naturale continuità di una famiglia dedita all’approfondimento di un loro codice espressivo. I due artisti raccontano l’immaginario attraverso le loro differenti caratteristiche. Hanno dato vita ad un flusso continuo per generare una sempiterna vitalità creativa che stimola le percezioni dell’intelletto alimentandolo continuamente per condurre l’umanità nel fantastico mondo dell’altrove che rivela nuovi spazi del tempo e luoghi di luce.

Massimo Pirotti

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